Nella splendida cornice di decine di padiglioni rappresentanti i più svariati Paesi del mondo, in una passerella di colori, tradizioni e usanze tipiche, il Campus Salute Onlus lo scorso 10 luglio è sbarcato ad Expo! Il campionario alimentare risulta estremamente variegato: tra piatti e vegetali tipici, aromi e spezie, il tema del gusto risulta francamente dominante all’Esposizione Internazionale di Milano.
Con queste premesse, quindi, non poteva mancare un evento senza precedenti, tutto targato Campus. Nei padiglioni del KIP (Knowledge, Innovations, Policies, for the UN Millennium Platform) International School, il Campus ha presentato l’innovativo TEST DI IDENTIFICAZIONE DEI SAPORI, uno strumento diagnostico neuro-sensoriale in grado di evidenziare la capacità individuale a percepire i sapori. Dopo aver depositato l’invenzione all’Ufficio Brevetti, si tratta della seconda manifestazione pubblica del test dopo l’esordio in Piazza del Plebiscito a Napoli. Il test si presenta semplice, costituito da una serie di contenitori identici, nei quali sono disciolti numerosi diversi prodotti aromatici (grazie al contributo amichevole da parte dell’aromatificio Enrico GIOTTI spa). Un’aliquota di ogni sostanza aromatica, indistinguibile agli occhi, viene somministrata in sequenza. Dopo ogni assunzione, viene chiesto di individuare l’aromatico corretto scegliendo una risposta tra cinque proposte. Tanti visitatori, italiani e non, si sono presentati ad effettuare il test, incuriositi dai contenitori o dai colori sgargianti del gazebo. Persino il personale specializzato nel settore alimentare, abbondantemente rappresentato ad Expo 2015, ha aderito all’iniziativa.
Inoltre, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Enzo Ferrari” di Battipaglia (SA) e con il Comune di Pollica (SA), il Campus ha tenuto una lezione frontale a numerosi giovani studenti impegnati nel settore gastronomico esplorando le vie anatomiche del gusto e dell’olfatto.
Il test di identificazione dei sapori ha fatto oggetto di una recente pubblicazione avente oggetto lo studio di giovani affetti da una malattia rara con coinvolgimento congenito dell’olfatto (sindrome di Kallmann) (cfr. Maione L. et al., DOI 10.1007/s12020-015-0690-y). Esso consente, con buon margine di errore, di identificare, anche in soggetti apparentemente sani, la presenza di disturbi dell’olfatto, che possono aver luogo in patologie di interesse otorinolaringoiatrico, endocrinologico, neurologico e neuro-degenerativo.
Già in moltissimi sono stati screenati tramite le Campagne di prevenzione del Campus Salute Onlus. Vi sembra facile indovinare gli aromi? Provate per credere!