La pandemia ha modificato gli stili di vita dei cittadini.
Le problematiche relative al diritto alla salute sono, naturalmente, molto complesse e presentano sostanziali differenze tra i vari Stati. Questa disparità è cresciuta con la crisi pandemica mondiale e ha visto emergere con evidenza le difficoltà di molti sistemi sanitari. Molti paesi in via di sviluppo sono arrivati al limite delle proprie esigue possibilità. Le sfide che oggi deve affrontare la comunità internazionale sul tema sono molteplici anche in considerazione dell’obiettivo Salute dell’Agenda ONU 2030. Una rilevante problematica emersa nello scenario globale è stata l’arresto delle campagne di prevenzione nei paesi dell’Occidente e soprattutto in quegli Stati in cui il sistema sanitario non riusciva, anche in condizioni pre-pandemia, a soddisfare pienamente i bisogni e le necessità dei cittadini.
Anche con il supporto del Terzo Settore occorre promuovere strategie di cooperazione volte al consolidamento dei sistemi sanitari con azioni mirate di formazione e supporto al personale coinvolto e alle strutture. In questo modo si potranno attuare programmi utili a favorire condizioni di vita più eque per i cittadini europei ed extraeuropei.Sulla base di queste premesse il 12 aprile a Roma presso la Camera dei Deputati (sala conferenze del Palazzo Theodoli-Bianchelli) insieme al network associativo con il quale da anni collaboriamo abbiamo realizzato un convegno moderato da Alessandro Sansoni.
Grazie all’On. Alessandro Battilocchio per aver consentito di confrontarci con le istituzioni presso la Camera dei Deputati e per il sostegno costante.Campus Salute inizia oggi simbolicamente un nuovo percorso in nome dell’esperienza maturata e del riconoscimento di status speciale consultivo ottenuto dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Seguendo sempre la strada maestra del fare rete e della condivisione delle competenze così come fatto in questi anni con Amesci e il suo presidente Enrico Maria Borrelli, il MODAVI ONLUS presieduto da Mario Pozzi (e prima ancora da Federica Celestini Campanari) e la Cattedra Unesco Federico II diretta dalla Prof.ssa Annamaria Colao.L’incontro è stato utile per ricordare quanto svolto a Belgrado, in Serbia, prima della pandemia grazie all’impegno di Marcello Lala.
Grazie all’On. Luigi Iovino per aver partecipato e per la disponibilità all’ascolto delle istanze emerse dall’incontro.
Grazie per la sua testimonianza e presenza a Leonardo Bencini – Min. Plen. Capo dell’Unità per le strategie e i processi globali multilaterali della Cooperazione allo Sviluppo.